Dogecoin: la causa con Elon Musk si allarga! | Follia nei tribunali USA
La causa ai limiti del reale che è stata avviata contro Elon Musk per le sue supposte responsabilità per il crollo di Dogecoin si allarga a macchia d’olio, sebbene a ritmi decisamente contenuti.
Oltre all’ormai famoso Keith Johnson, che farebbe l’elettricista nella vita di tutti i giorni e che avrebbe avviato una causa milionaria contro Elon Musk, si sono aggiunti altri accusatori, che avranno dovuto pur annusare il profumo di una causa potenzialmente molto ricca.
Causa che probabilmente sbarcherà sul terreno del nulla di fatto, che possiamo facilmente ascrivere all’insieme delle cause per fare rumore nello spazio cripto, magari in cerca di un po’ di visibilità, ma che comunque vale la pena di raccontare anche capire come in realtà ci si muove tra corti, tribunali e criptovalute – in uno spazio diventato molto più tossico anche in seguito alle rivelazioni sullo scandalo Avalabs di cui vi abbiamo reso partecipi.
Per Elon Musk comunque non dovrebbe trattarsi di grossi problemi, con il magnate che molto difficilmente sarà ritenuto responsabile di quanto avvenuto nello spazio di Dogecoin e anche del suo spettacolare calo, un calo comunque in relativo parallelo con il resto del mercato cripto, che continua a vivere momenti di grande difficoltà.
Una causa farneticante contro Elon Musk e ora anche Dogecoin
La causa era stata avviata in realtà qualche mese fa da tal Keith Johnson, elettricista del New England che ha avanzato richieste per 258 milioni di dollari contro Elon Musk, da lui ritenuto responsabile di una sorta di schema di pump e dump che ha avuto per oggetto il meme coin più importante e conosciuto di sempre.
Il resto della storia dovrebbero conoscerlo tutti i cripto-appassionati. $DOGE, come il grosso del comparto, viene ora scambiato su livelli di prezzo decisamente più bassi di quelli di picco, con qualcuno che ha ben pensato di cogliere questa occasione per farsi pubblicità da un lato e per cercare di ottenere qualcosa, magari molto meno della cifra richiesta, dall’uomo più famoso del mondo.
Dov’è la notizia oggi? Semplice: si sono aggiunti altri 6 accusatori, che hanno tirato in ballo anche la Dogecoin Foundation e i personaggi più in vista di quell’ecosistema, anche tra quelli che non hanno più alcun tipo di legame con lo sviluppo e la promozione di Dogecoin.
La condanna ai tribunali per il mondo cripto
Quello dei tribunali rimarrà uno dei temi caldi per quanto riguarda il mondo cripto del 2022 e forse anche degli anni futuri.
Perché Elon Musk potrà piacere o non piacere, ma ritenerlo in toto responsabile dell’andamento del mercato cripto è una follia che nessun tribunale dovrebbe prendere per seria.
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